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L’anima del mondo che non conosciamo
Zone è il progetto di Chris Brandrick e Andrew Cadmore, a sua volta boss della Potentia, label per cui incidono, e ‘Alien Nature’ è il loro nuovo lavoro per ora stampato con una tiratura di sole 500 copie. Il suono è quello di una elettronica minimale e sperimentale, a tratti quasi dadaista, ‘The Cabinet’. Praticamente non cantato, l’unico brano con una voce che più che tutto parla è ‘Always The Same’, ‘Alien Nature’ si espande su di uno stile che, pur restando sempre minimale e vicino a strutture ambientali, riesce in ogni brano a creare un percorso abbordabile e convincente.
La varietà dei suoni, che vanno dalla minimal trance di ‘He Came Out To Me’ all’etno trance di ‘Chinese Whispers’ per intervallarsi con momenti sinfonici, ‘Zero Point’ o ‘Enchanted Domain’, e strutture ambientali, ‘Duchamp’s Cycle’, rendono l’album decisamente fruibile confermando come si possa realizzare musica di ricerca senza dover per forza ergere un muro tra gli autori e gli ascoltatori. Quello che per ora manca agli Zone è per paradosso la capacità di creare uno stile loro che per ora appare ancora un incrocio di svariate influenze e che rende in definitiva ‘Alien Nature’ certamente un buon album ma non incisivo come avrebbe potuto essere. (5/9/05)
Review rating: 3.5 out of 5

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